Casoli a Camaiore, la perla decorata dell'Alta Versilia
22 agosto, 2022 / Casoli (Camaiore, Lucca), Toscana
Casoli è una delle tante frazioni del Comune di Camaiore, situata in una terra abitata già dai tempi del Neanderthal. Un tipico borgo dell’Alta Versilia formato da una manciata di case e circondato dalla natura delle Alpi Apuane. Una volta si trovava sulla via Lombarda, antica via di collegamento tra la Versilia e la Lombardia, oggi invece è un posto semplice dove sembra che il tempo si sia fermato e l’arte vi abbia trovato casa.
La bellezza della Versilia sta proprio in questo, nel poter passare con facilità dal tipico paesaggio marino a quello dell’entroterra disseminato di folti boschi, montagne e borghi arroccati.
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L’immagine in evidenza dell’articolo rappresenta l’opera di Dunio Piccolin, artista di Agordino (Belluno) conosciuto per essere uno dei promotori di “Agordo paese del grafitto”. Rispetto ad altre opere di Casoli il suo stile è davvero inconfondibile anche perchè, invece di seguire l’dea della monocromaticità, lui usa tre strati di malte colorate rendendolo il graffito davvero unico. L’opera è collocata nella curva di via Nuova, sul muro dell’edificio opposto alla grande scritta “Casoli paese dei graffiti”.
Casoli (Camaiore)
Oggi, sparsi per l’Italia, ci sono tanti paesini dove è stata usata la tecnica del murales per abbellire e riqualificare le proprie case (vedi Sant’Angelo nel Lazio e Braccano nelle Marche). Casoli invece è conosciuta come “il paese dei graffiti” dove, per l’esattezza, è stata usata la tecnica dello “sgraffito” ma con una storia diversa rispetto agli altri paesini. Qui tutto è nato grazie all’artista Rosario Murabito, che nel 1954 scelse con la moglie Grayce questo piccolo paesino per trasferirvisi. Per rendere omaggio a questo posto del quale si era innamorato, nel 1970 decise di regalargli uno “sgraffito” nella piazza principale. Gesto che poi dal 2006 ha dato vita ad una vera e propria tradizione: un evento annuale “Sgraffiti a Casoli” che viene portato avanti dal curatore artistico Franco Pagliarulo e che contribuisce a promuovere la tecnica, il turismo culturale e ovviamente rendere tributo a Murabito.
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La Casa Museo Rosario e Grayce Murabito appartiene al Comune e viene usata per mostre, eventi vari (tra i quali anche il Camaiore Film Festival) e come punto di riferimento per gli artisti degli “Sgraffiti a Casoli“.
Gli sgraffiti di Casoli (Camaiore)
Quello che rende Casoli un posto originale è il fatto che, rispetto ai tanti “paesi dei murales” dove il disegno viene dipinto col pennello o con lo spray, qui si fa uso solo della tecnica degli “sgraffiti”. Una tecnica antica, decorativa e a fresco, che consiste nell’applicare due strati di intonaco, di colori contrastanti; l’ultimo poi viene graffiato ancora da fresco, facendo così emergere il colore dello strato sottostante, dando vita al disegno. Gli artisti che lo realizzano vengono selezionati con un concorso. Il tema delle opere è più che altro legato agli abitanti del passato, ritratti durante la vita quotidiana o nel fare i propri mestieri. Anche la collocazione degli sgraffiti è molto importante perché avviene nel luogo dove i cittadini rappresentati hanno svolto la loro attività o vissuto.
Itinerario Casoli
Il miglior modo per godersi tutte queste opere è quello di addentrarsi nei vicoli stretti del paesino. Gli sgraffiti sono circa 50 (agosto 2022) e sono tutti ben visibili. Comunque pochi metri prima di arrivare in Piazza Domenico dell’Aquila, nella curva di via Nuova, si trova una grande scritta “Casoli paese dei graffiti”, con accanto la mappa con la loro collocazione.
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Per rimanere aggiornati su tutte le bellissime attività che vengono realizzate a Casoli, consultate il sito dell’associazione Cam ON / Circuito OFF.
Gli sgraffiti partendo da Piazza Domenico dell'Aquila
Il borgo è diviso in due e per vedere tutti gli sgraffiti è necessario percorrere due itinerari che partono dalla scritta “Casoli il paese dei graffiti”. Il primo si sviluppa andando a sinistra, in salita, arriva in Piazza Domenico dell’Aquila e prosegue lungo la strada principale, via Ezio Bicicchi, che porta fino alla Chiesa di San Rocco. Lungo questo tratto da non perdere: la Casa Museo Rosario e Grayce Murabito; lo sgraffito dedicato al Covid “Quando il mondo si è fermato”; quello dedicato al pallone aerostatico (pallone frenato con cavo di guida) che nel 900′, per quattro mesi, portò i turisti da Candalla al Monte Matanna ma che poi fu distrutto dal brutto tempo; la fontana Piastraccia fatta di sassi e con un ranocchio sulla cima.
Gli sgraffiti dal bar "Alla Frana"
Andando invece a destra, parte il secondo itinerario che porta prima su una passerella e poi alle scale che scendono fino al bar “Alla Frana” in via Carmelo Cappello. Per vedere i graffiti basta proseguire a sinistra, passare davanti al bar e seguire la via principale che parte da qui. Lungo il percorso attira l’attenzione un altro sgraffito dedicato al pallone aerostatico e quello intitolato “Narciso” all’interno del vecchio lavatoio del paese. Per arrivare al lavatoio basta proseguire fino ad arrivare davanti ad una piccola cappella. Prendendo gli scalini alla sua sinistra arriverete, dopo pochi metri, al lavatoio. Proseguendo invece a destra della cappella è possibile vedere solo un altro sgraffito, poi la stradina si addentra nel bosco e finisce al cimitero del paese.
Dove parcheggiare a Casoli (Camaiore)
Per arrivare a Casoli dall’autostrada A12, proseguite in direzione Viareggio – Camaiore. Poi basta seguire le indicazioni per Casoli. Viste le sue piccole dimensioni, non ci sono tanti parcheggi ma in Piazza Domenico dell’Aquila è possibile trovarne qualcuno gratis. Noi in mattinata, in piena estate, siamo riusciti a trovare posto proprio vicino alla piazza (vedi Google Maps).
Per gli amanti del trekking
Casoli gode di un’ottima posizione, essendo circondato da un’ampia rete sentieristica. Proprio da lì passano tre percorsi inclusi nella Camaiore Antiqua (gli anelli 6, 7 e 8). Un altro bellissimo percorso è quello che scende verso le cascate e i mulini di Candalla. Per gli amanti della preistoria non tanto lontano si trova la Grotta all’Onda, oppure si può proseguire verso il monte Matanna e il monte Prana.
Ultimo aggiornamento: agosto, 2021